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lunedì 29 novembre 2010

Ho impastato per te

Ho impastato per te
dentro la bolla,
ho impastato
con la farina negli occhi.
La pasta era sotto
era sopra,
ti ho impastato
con la pasta in bocca,
con le mani screpolate
mentre guardavo il mondo dalla mia bolla.
Ti ho impastato
affondando le dita,
come si prende un pezzo di cuore
quasi fosse un pezzo di pane.
Lo hai mangiato.
Questa bolla l’hai rotta.
Ho impastato per te,
ma questo pane
tra le mie mani
non esiste più
non esisti più.
(A.A.)

domenica 28 novembre 2010

L'incostanza del cuore

Incostante
affanno
lontanissimo
pensiero
del cuore.
Incostante
presenza di carne
con quel poco fiato
sotto la tua mano
piango
l’incostante
illusione
dell’amore.

Neve e freddo
ed è silenzio.

Ma quando
e se torno
mangiando la pasta
ridiamo alla vita
spacchiamo teneramente
noi.
(A.A.)



martedì 23 novembre 2010

Ode ai ricordi

Tra poco si spezza
il nostro profumo
cadrà nel sonno
dei ricordi
di una storia mite.

Ritaglia
quel pezzo di me
e cucilo in te.
(A.A.)



lunedì 22 novembre 2010

Ramo

Come un ramo senza verde
immobile attendi
nella dolcezza di questo silenzio.

Remoto passato d’umido inverno
sei per me.
(A.A.)

domenica 21 novembre 2010

Il suo paradiso

Non può essere che così
con occhi di miele
ciliegie di fango
bagnato in bocca
e nel cuore.

Scappa e nega
quello che disse
in quel posto
dove il tempo doveva essere fermato
e protetto dal mondo precario.

Noi
se riusciamo
ricordiamo.
(A.A.)


venerdì 19 novembre 2010

Immobile

Occhi pallidi
tu sei sonno.

Districati labirinto
dammi arte
assente che torna
e riempie l’immobile.
(A.A.)

mercoledì 17 novembre 2010

Ode all'amore

Suonami
arpa d’incanto,
soffiami,
ingoiami.

È una danza
che si muove nell’aria,
che si muove infinita.

Ti bacerò nelle mani
e negli occhi,
bacerò quel sorriso.

Ti bacerò nel vento.
Con l’amore racchiuso nel cuore,
stringerò noi due.
(A.A.)

lunedì 15 novembre 2010

Due

Pupille e iride.
Lì dove è nato
il rosso dei silenzi
e del contatto incostante,
lì dove è nato
quel sorriso che si è spento,
di sogni e di carne
di boschi e di acqua
di false parole
o timide verità,
tu mi hai vinto.

Quasi non si respira più
con questo caldo
più freddo di tutti i miei inverni
più sincero della tua fatica
e del nostro ridere,
coperta di vuoto
lontana dal tuo profumo
che persiste,
aspetto la pioggia
che ti scoglie da ogni colpa,
sei solo una goccia.
(A.A.)