Etichette

lunedì 31 gennaio 2011

Muta (solo per un attimo)

Hai deciso
che io fossi muta.
Lo hai deciso col buio,
ipocrita
passaggio
di apparente
ragione.

Hai pensato
che io fossi muta,
ma non lo sono.

Ho creduto nell’amore
nella verità.
Ho creduto che il mondo potesse cambiare
canzone.

E poi ho creduto ai tuoi occhi
senza dare peso ai tuoi modi
d’uomo misogino e prepotente,
alle tue frasi pensate
d’interesse.
Respiravo solo favole,
nutrite del vuoto
che tu crei
violentemente.

Ho creduto
a un uomo che non esiste.
Ma con quel corpo
tu cammini ed esisti
e a volte cambi nome
e pure volto.
A volte ti ritrovo
dentro a un sogno
e lì sei dolce
e non ti voglio.

Non ho creduto mai a nessuno
all’infuori che al noi
che non esiste.

Ma io aspetto ancora
quella folle musica.
E se mi svegli
forse sì,
io rimango muta.
(A.A.)

domenica 23 gennaio 2011

Due (due)

Morbida
fotografia
morbido
nelle mani
nella faccia
buffa
labile
l’universo,
montaggio fluido veloce
di destini
che si sfiorano
appena.

Morbido
cibo
che ingurgiti
veloce
poi vai via di scatto
fiutando
la prigione
senza luce
morbida
a parole,
ruvido
nel cuore.
(A.A.)


lunedì 17 gennaio 2011

Ode al green

È verde
il tuo parlare,
sottile logica
ideologica
di tecnologia
verde.

È verde
il tuo sentire
di piante
che respirano
silenzi
verdi

Siamo verdi
nell’apparire,
essenze singole
in piena genesi
architettonica
verde.
(A.A.)

lunedì 10 gennaio 2011

Manifattura, l’essenza

Che confusione
tutto è perso
tutto è ritrovato.
Allegria
malinconia
frenesia.
Se ti manca l’essenziale
l’essenza c’è,
se non ti specchi
forse non ti vuoi specchiare,
se ora senti tutti
puoi sentire anche il tabacco
o  gettare il passato
e nasconderti dietro ad un cartone.

Luci strane
sorgono adesso
Nuovi ma vecchi
modi di fare.
Precarietà, la chiamano:
è intorno a te.

Contemporaneo
l’instabile,
post contemporaneo
il lavoro.
Ma non la senti sotto il brusio,
sotto l’inconfondibile brusio dei topi,
non la senti la musica?
O è il tabacco antico?
Tra i nostri sensi
lo senti il nuovo odore?
Non vedi l’orizzonte
nel posto che spetta a te?

Muratti, Toscano o Futura,
sopra o sotto
destra o sinistra
cucina o bagno,
non ha alcuna importanza.
Dietro ad ogni colonna
la puoi sentire veramente
la nostra nuova collega di vita,
la Manifattura!
(A.A.)

sabato 1 gennaio 2011

Il salto

Sono un mare in burrasca
un leone di sabbia.

Blu il mio gabbiano
salta con l’asta
nel vento
voli allo scoglio.
(A.A.)

Buon 2011!!!