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martedì 15 febbraio 2011

Ode alla mandorla e alla poesia di Pablo Neruda

Hai il sapore della mandorla  
bianca
senza buccia.
Come un granello duro
dalla gola
attraversi tutti gli organi
solcando la carne.

Hai il profumo della mandorla
fresca
e nella bocca persisti.
Di notte
appari come luna
come il potente braccio
di una stella.

Stai in silenzio
come una mandorla spremuta.
E non ti macchi
non ti sporchi?
Né di bianco
né di rosso.

Tu cammini come una mandorla
dalla scorza legnosa.
Io ti tengo tra le dita
e ti sbuccio.
Io ti tengo tra i mie i denti
e ti mordo.
Io ti tengo dentro me,
ricordo di una piccola mandorla bianca.
(A.A.)

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